La Commissione ITRE del Parlamento europeo ha recentemente approvato la revisione della Direttiva EPBD, nota come Direttiva Case Green, con l’obiettivo di rendere l’industria edile più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo testo, ora in attesa di approvazione definitiva durante la sessione plenaria del Parlamento, mira a ridurre le emissioni nel settore edilizio del 60% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Le novità introdotte includono il percorso nazionale per ridurre il consumo energetico degli edifici residenziali, la ristrutturazione graduale degli edifici con le peggiori prestazioni e l’introduzione di Attestati di Prestazione Energetica più affidabili e digitalizzati. Inoltre, sono previsti finanziamenti per le ristrutturazioni al fine di combattere la povertà energetica.
La Direttiva impone agli Stati membri di stabilire piani nazionali di ristrutturazione e sportelli unici per supportare proprietari e imprese. Gradualmente, saranno eliminati gli impianti di riscaldamento a combustibili fossili e promossa la mobilità sostenibile.
Entro il 2030, i nuovi edifici dovranno essere a “emissioni zero”, con una predisposizione per l’energia solare. L’installazione di impianti solari diventerà la norma per gli edifici nuovi e ristrutturati, con un’iniziativa graduale per gli edifici pubblici e non residenziali esistenti.